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I numeri e lo spazio: come formano i bambini la linea numerica mentale? –
Progetto finanziato dal programma PRIN – Progetti di Rilevante Interesse Nazionale -  del Ministero dell’Istruzione dell’Università e di Ricerca.

Dott.ssa Silvia Benavides-Varela (responsabile)

La capacità degli adulti di elaborare le informazioni numeriche può essere tracciata durante lo sviluppo fino a risalire ai primi giorni di vita. I meccanismi cognitivi alla base delle rappresentazioni numeriche sono funzionali nei neonati, che sono in grado sia di differenziare tra insiemi formati da un piccolo numero di elementi, sia di stimare la numerosità di grandi insiemi attraverso diverse modalità. Questa capacità è strettamente collegata alla loro capacità di stimare altre dimensioni quantitative come l'estensione spaziale e la durata temporale di un evento. Infatti, la mente umana stabilisce, all'inizio della vita, legami spontanei tra numero, spazio e tempo, che sono privilegiati rispetto ai legami con altre dimensioni continue (come il volume e la luminosità). Si sostiene che queste mappature numero-spazio siano all'origine della rappresentazione della "linea numerica mentale", un concetto oggi centrale nell’insegnamento della matematica. Questo progetto indaga l’evolvere del rapporto tra spazio e numero nei primi mesi di vita e fino all’età pre-scolare, utilizzando tecniche comportamentali e d’immagine cerebrale non-invasive. In particolare vengono valutate le traiettorie evolutive che meglio supportano rappresentazioni delle numerosità stabili sulle quali possano essere compiute successive operazioni mentali, chiamate proto-aritmetiche.