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Cari genitori, insegnanti ed educatori,
probabilmente nella vita avete avuto l’occasione di incontrare un grande amico. Un amico con cui stabilire un rapporto di profondo rispetto e ispirazione, dove la relazione amicale stessa può rappresentare un prezioso strumento per affrontare la vita nei suoi aspetti positivi e negativi. Crescere non è sempre un’esperienza facile, ed è qui che i nostri legami relazionali possono fare la differenza. Ciascuno di noi conosce sé stesso attraverso le relazioni. L’Altro è nella nostra vita per costruire un dialogo, per realizzare un rapporto di fiducia e di sostegno. Da questa concezione si sviluppa il nostro programma, all’interno del quale un Mentor si dedicherà ad accompagnare un Mentee nel suo percorso di crescita stimolandolo, favorendo nuove esperienze, mostrando come affrontare le situazioni difficili, aiutandolo a integrarsi nel suo contesto di vita.
Il Mentor è uno studente universitario volontario adeguatamente selezionato e formato.
Il Mentee è un giovane di età compresa tra i 9 e i 12 anni che frequenta un Istituto Comprensivo Statale di Padova, partner del programma, o un giovane di età compresa tra i 14 e i 17 anni inserito in una delle Comunità di accoglienza per minori e minori stranieri non accompagnati del territorio. Il mentee partecipa al programma volontariamente e gratuitamente.
Il programma prevede che il mentor e il mentee instaurino una relazione della durata di un anno accademico (da ottobre a giugno), con l’impegno da parte di entrambe le parti di incontrarsi almeno una volta alla settimana per circa 2 ore.
Mentor-UP non è un programma di ripetizioni, pertanto non si prefigge l’obiettivo primario di recupero scolastico. Il senso del programma è quello di promuovere e sostenere il benessere e la crescita del giovane, pertanto il mentor, fornendo un modello di comportamento positivo, aiuta il mentee a rafforzare la propria autostima, a ridurre il timore del giudizio altrui, a raggiungere una migliore organizzazione e quindi una maggiore assunzione di responsabilità. Se il Mentee ha piacere e/o particolare esigenza di essere aiutato con i compiti il mentor sarà disponibile a offrirgli il suo sostegno al meglio delle sue capacità e una parte dei loro incontri potrà essere dedicata a questo, ma con l’idea di preservare e sostenere la relazione di mentoring, le coppie si dedicheranno ad altre attività volte a promuovere la socialità, la costruzione di obiettivi personali, la capacità di autodeterminazione, l’esplorazione dei propri interessi, la conoscenza del territorio e ad arricchire, in generale, il repertorio delle proprie esperienze di vita. Ad esempio, alcune delle attività che la coppia può fare insieme sono fare una passeggiata in centro, visitare un museo, andare al cinema, organizzare un’uscita di gruppo, giochi da tavola, attività sportive ecc.
Dal 2011 ad oggi, il programma Mentor-UP ha avviato più di 500 relazioni tra studenti universitari e ragazzi/e provenienti dagli Istituti Comprensivi o dalle Comunità per minori e minori stranieri non accompagnati.